Ci vuole poco per rendere un uomo, se non felice, almeno sereno. Basta allontanarlo per una ventina di giorni dalla realtà italiana ed immergerlo, come si farebbe con una bustina di thè nell'acqua ben calda, nella tranquillità della champagne francese o della foresta tedesca. Niente tv, niente internet, niente giornali. Niente Olimpiadi! Staccare la spina completamente. Solo lunghe passeggiate nel verde o in città che vanno dal grazioso al magnifico: Auxerre, Lusigny, Troyes, Reims, Parigi, Strasburgo, e poi Friburgo, Colmar, Baden Baden, Breisach Sul Reno...
Infine, inevitabilmente, torni e scopri in una manciata di ore che gli aerei cadono come le mosche; che lo stupro sarà inserito tra le attrazioni principali nei depliant esteri dell'Italia; che i sindaci che avevano promesso sicurezza in cambio di un'elezione discutibile consigliano ai turisti di non accamparsi nella propria città perchè non è sicura; che i responsabili della pubblica istruzione, quelli che non conoscono neanche le poesie di Montale, rilasciano dichiarazioni da bar dello sport sugli insegnanti di determinate regioni; che L'Unità rischia di diventare Confidenze...
Insomma non vi si può lasciare un attimo da soli, e che diamine.
In fin dei conti dovevo aspettarmelo: parto da un paese dove in tv una pubblicità su due è di una birra e ritorno nel mio, dove una volta accesa la tv il primo spot che vedo, oltretutto in ora di cena, è quello di un pannolino che è stato studiato apposta per trattenere le feci liquide del vostro bambino.
Comprendete, non è facile passare tanto repentinamente dal paese della birra a quello delle feci liquide. Per questo motivo, al fine di non cadere in depressione pensando a ciò che ho lasciato, credo che affiderò il reportage delle vacanze alle zampette di Joy.
E' un post di merda, lo so ma, a proposito: mentre non c'ero la Marcuzzi è andata finalmente di corpo?
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