Visualizzazione post con etichetta fascisti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fascisti. Mostra tutti i post

giovedì 30 aprile 2009

L'ora di religione contribuisce ad una sana laicità (Joseph)

Gentile Joseph,
non mi sono ancora ripreso dalle parole del Papa pronunciate il 25 aprile scorso, secondo le quali l'ora di religione nelle scuole italiane, che non ha eguali nel mondo tranne forse nei paesi integralisti, "contribuisce ad una sana laicità". Secondo me dire che l'ora di religione contribuisce ad una sana laicità è come dire, grosso modo, che il regime fascista contribuiva ad una sana democrazia, che Pacciani contribuiva ad un sano turismo in Toscana, che la legge Bossi-Fini contribuisce ad una sana integrazione dello straniero, che Gatto Silvestro contribusice ad una sana sopravvivenza del canarino Titti e così via... Possibile che voi religiosi dobbiate sempre corrompere l'uso del linguaggio, oltre a continuare a dire cose che forse erano irrazionali persino nel medioevo?
Con la disistima di sempre
Galileo


Pekatore Kalileen,
parole ti Papen est inekuifokapilen. Lui tetto ciusto: ora ti relicione kontripuisce a laicità positifen. Et unika laicità positifen est kvela katoliken, Ja.

domenica 26 aprile 2009

Per la chiesa è meglio un sagrestano nazista che comunista (Joseph)


Apolitico Joseph,
ha fatto sensazione, ma non più di tanto, la notizia che ha visto protagonista un simpatico sagrestano di Vigevano che ha il vezzo di accogliere i fedeli nella chiesa di San Francesco indossando al braccio una fascia recante l'effigie di una svastica nazista. Angelo Idi, questo è il suo nome, non ha mai fatto mistero di avere simpatie per l'estrema destra ed è coerente col suo pensiero. Non vedo quindi il motivo di tanto scandalo, che come prevedibile si sta riversando sulla chiesa locale. Come si difenderà il Vaticano di fronte a questo nuovo inusitato attacco?
A noi!
Adolfo

Centile Atolfen,
Simpatiko Ancelo (ti nome und ti fatten) est prafo sakrestanen e noi no può ciutikare lui solo perkè ha simpatie politiken ciuste. Kome ticefa Nostro Signoren Ciesù Kristen: ki est senza pekkaten skagli prima pietren. E kvale klerikalen, prete, feskofen o papen può tire ti non avere komessen stesso pekkaten ti simpatia politiken? Anche krante pater Foitilen afefa simpatien per kriminalen fascisten kome Pinochet et antipatien per tittatoren komunisten kome Breznev. Kvinti, posizionen uffizialen ti kiesa su kvesto kasen est la soliten: stare zitten aspettanto ke tutto passa.

mercoledì 8 aprile 2009

Un milanese all'estero (Otello)



Richetto, ogni vorta che se mettemo ai computer per questa specie de corso d'informatica che ce stanno facendo fare qui in comunità, dice che trova mortificante esercitasse con word ed altri programmi, che per lui sono scemenze d'asilo, e così finge d'asseconda' er professore e se fa li cavoli sua. Se è per questo pur'io occupo il tempo delle esercitazioni per scrivere ste' cose, che per me è pure un compito mica facile. Lui invece preferisce ascolta' le telefonate a sbafo. S'è fissato con un vecchietto milanese, uno che me pare un cummenda mica troppo simpatico. Un par de giorni fa Richetto me passa la cuffia e me fa:
"Senti questa, è na bomba!"
Me piazzo la cuffia sull'orecchi e arisento la voce der milanese, che è sempre quello dell'artra vorta. O almeno penso che sia lui, che per me le voci milanesi so' tutte eguali! Parla co uno che ci ha più o meno la stessa calata, forse un poco più veneta che lombarda.
"...e stiamo seguendo tutto dalla sede del partito. Ma la sento male, presidente, è in elicottero?" Domanda er veneto.
"No, sono in auto, stiamo andando a una cerimonia." Dice er milanese
"Quale?"
"E che ne so, una carnevalata su un fiume. Alla mia età vuoi che sappia tutti i cazzi? I ministri sono tutti al cesso e noi dobbiamo figurare in tutte le foto. Ma non farmi domande stupide, cribbio, che sto all'estero e fai pagare la chiamata anche me, che quest'anno ho guadagnato pochissimo... per le tasse!"
"Certo, eh eh, quei fannulloni dell'erario non se ne accorgeranno mai."

"E pure se se ne accorgessero, vuoi che dicano qualcosa proprio a me? Non sono mica una mortadella qualunque, io! Allora, rapidamente, cosa mi dici?"
"La manifestazione, maledetti loro, è riuscita. Ci sono centinaia di migliaia di partecipanti."
"Maledizione, questo non ci voleva! Questi comunisti perdigiorno invece di pensare a lavorare o a far spese alla Rinascente per far ripartire l'economia vanno a manifestare!"
"E' quello che dico anch'io."

"Qui bisogna subito... aspetta che devo scendere dall'auto... c'è la babbiona tedesca che mi aspetta... (ad alta voce:) Eine momenten, bitter, finisco la telefunken!! ... Le ho fatto elegantemente capire che concludo la telefonata col mio comodo e poi vado da lei. Non starò mica a trascurare le vicende interne per una tardona sfatta!"
"Non rischia di infrangere il protocollo?"
"Il protocollo è roba per parrucconi senza personalità, ed io ho non ho la parrucca ma un trapianto fatto da dio. Ci penso io con una battuta di spirito a sistemare tutto. Piuttosto, in quanti saranno lì, esattamente?"
"Nei cortei un paio di milioni c'erano, ovviamente al Circo Massimo non ci stanno tutti. Possiamo giocare su quelle cifre lì."

"Chiama la questura, è categorico che non ne contino più di 100-200 mila..."
"...200 mila proprio volendo esagerare."
"...E già che ci sei, potresti dire di arricchire un pò il numero dei partecipanti alla manifestazione dei camerati di domani."
"Ma quella è a Milano, non a Roma."

"Cribbio, me ne frego! Le questure potranno pure passarsi gli ordini tra di loro o non hanno più neanche un telefono? Li sostituisco tutti con le milizie, volevo dire con le ronde, questi fannulloni!"
"Sarà fatto."
"Piuttosto, il comunista che dice?"
"Il segretario? Ci butta addosso il solito letame da fannullone comunista. Dice che è colpa nostra se la gente perde il lavoro."
"Chi perde il lavoro se ne cercasse un altro. Che pretendono, che faccia da ufficio di collocamento? Che, mi invento i milioni di posti di lavoro così, come il mago Zurlì?"
"Poi dice che vuole un tavolo di trattativa col governo."
"Glielo rompo in testa, il tavolo, e poi glielo faccio mangiare accompagnato da un bel pò di olio di ricino, a questi comunisti! Andassero a lavorare!"
"Questa è l'Italia!"

"Senti un pò, bisogna che si minimizzi tutto. Tu potresti dire che si è trattata di una scampagnata utile giusto per vendere qualche panino. Dì poi a Maurizio di dirne qualcuna delle sue, lui è bravo a mandare tutto in vacca. Se tu evochi scampagnate pasquali lui potrebbe dire che sono carnevalate. Fai passare la linea ai tg, se qualcuno fa lo stronzo ricordagli che le riunioni per le nomine si fanno nel cesso di casa mia. Devono dare fiducia alla gente. L'importante è ripetere come una cantilena la parola d'ordine: noi non lasciamo indietro nessuno! Infatti, resti tra noi, devono essere tutti davanti per poterglielo mettere meglio nel culo... eh eh eh..."
"Eh eh eh..."
"...Insomma fate voi, non posso mica pensare a tutto io, dall'estero, poi, cribbio!"
"Ci pensiamo noi, non tema."
"Appunto. Tu sei intelligente, qualcosa ti verrà."
"Mi mancherà un pò d'altezza ma non l'intelligenza. Non ho vinto il Nobel giusto perchè mi sono buttato in politica, ma ho vinto il premio Rodolfo Valentino!"
"Se fai il bravo ti faccio avere anche un telegatto, così ci appoggi le giacche quando rientri a casa. Lo faccio anch'io."
"Grazie."

"Adesso devo proprio andare, sono arrivati tutti e mi hanno notato abbastanza. Potrò fare il mio ingresso trionfale da salvatore del mondo. Mi devo sbrigare, sennò mi ciulano il posto di fianco all'abbronzato. Se mi danno l'occasione racconto la barzelletta del kapò che manda nel forno il negro."
"La tengo aggiornata sulla manifestazione con qualche sms?"
"Lascia stare che già mi hai rovinato la giornata così. Ci sentiamo con comodo. A noi!"
"A noi!"

Richetto continua a dire che è robba forte, ma io continuo a nun capicce na mazza. Stò milanese ha sempre una voce conosciuta, ma proprio nun me viè chi pò essere. Pozzetto? No, troppo vecchio. Boh? Prima o poi me verrà 'n mente.
Otello Scaccabarozzi

venerdì 20 febbraio 2009

La Madonna Del Manganello, protettrice dei fascisti! (Joseph)


20 febbraio 2009
Informato Padre,
il mio figlio maggiore Tonino ha un sogno nel cassetto: vorrebbe entrare in un corpo di Stato, poco importa se in quello di Polizia, dei Carabinieri o della Finanza. Il suo sogno è servire la legalità e manganellare i romeni stupratori delle donne italiche. Noi sappiamo che superare il concorso è difficile anche perchè le persone che ambiscono a tali posti di lavoro sono davvero tante. Noi siamo una povera famiglia contadina senza santi in paradiso. A chi dobbiamo votarci per ottenere un piccolo aiuto?
Pietro


Karo Pietren,
tu fotati molto in alten: a
Matonna Ti Mankanellen! Kvesta Matonna era feneraten in Fipo Falenzien turante kloriosen fentennio fascisten, kvando kiesa facefa kvalunkve kosa per konpiaceren Tuce Musolinen, e statuen fu skolpiten ta krante skultoren Ciuseppen Malekoren. Matonna Ti Mankanellen fu prima protettrice ti skvatristen e poi ti fascisten tutti. Kon malaukurata katuta ti fascismen statua fu tistrutten, ma suo kulto (und suo santinen) sopraffife tra uomini forten und fotati a sakrifizio und tifesa ti onestà und feri falori, kvinti io pensa ke se tuo figlien preka ela sikuramente ha aiuten ti kui necessiten. Male ke fata può semper tifentare una ronta patanen.

giovedì 19 febbraio 2009

Luca era gay, Michael era nero, Magdi era musulmano (Joseph)


Gentile Joseph,
sicuramente avrà seguito le polemiche sanremesi circa la canzone del grande cantante Povia, che giustamente ha espresso in una dolce canzone la condivisibile teoria che dall'immondo vizio dell'omosessualità si possa uscire, guarendo, diventando addirittura bravi padri di famiglia. E' vero che la partecipazione di Povia al festival è stata fortemente sponsorizzata dal Vaticano?
Sanato


Centile Kuariten,
Fatikanen no ha afuto pisognen ti sponsorizzaren prafo kantanten Pofia per Sanremen perkè lui afefa apoccien molto più in alten. In partito ti testren, io pensa, almeno a ciutikare kome lui tà ciustamenten tel komunisten a ki no pensa kome elo. Però io in prima personen aiutato lui a tare titolen a kanzonen ti suo nuofo cittì. Tisko si apre kon kanzonen famosen "Luka Era Finokkien Ma Poi Kuariten Anke Se Kuletten Ankora Fa Uno Poko Malen Ma Poi Passa". A kvesta sekue "Michael Era Nekren", tetikata a prafo kantanten amerikanen ke ama pimpo e Signore rekala lui posipilità ti tifentare normalen e kvinti pianken. Terza kanzonen, mia preferiten, est "Makti Era Musulmanen", ke parla ti prutto nekro tefoto ti Allah ke fete lucen et tifenta prafo katoliken ke kritika islamismen. In ultimen momenten noi eliminaten tre kanzonen, "Ciulio Era Mafiosen", "Cianfranken Era Fascisten" und "Joseph Era Nazisten", perkè rakonta storie ke no est konsiteraten pekkaten.

venerdì 7 novembre 2008

Papa Pio XII, dono di Dio (Joseph)


Storico Joseph,
mi rivolgo a lei per condividere con altri fedeli la gioia provata per le parole di Ratzinger su Papa Pacelli. Finalmente il papa ha detto chiaramente che Pio XII, nonostante tutte le polemiche sulla sua presunta ambiguità politica durante il fascismo e le leggi razziali, è stato per la Chiesa un eccezionale dono di Dio. Lei che è addentro alle faccende vaticane, non potrebbe ricordare, per noi fedeli meno attenti, in cosa si distinse particolarmente papa Pacelli e perchè meriti la canonizzazione?
Fedelmente sua
Creduletta
Puona tonna,
Una folta la carriera dei krandi uomini di kiesa si kiudeva col papatem, atesso con la santità. Ogni papa si preokupa di santificare i propri pretecessoren anke perchè spera di ricevere il medesimo trattamenten, kvando tokkerà a loro.
Ma santità no è dono kratuiten. Pio XII, come ha rikordaten kiaramente papa Ratzinger, è stato tavvero un tono di Dio. Innanzitutto Pacelli iniziò ciofanissimo la sua karriera nella kuria romana. E' fero ke era rakomandato da kardinale Vincenzo Vannutelli, ma ce l'afrebbe fatta senz'altro anke da solo.
Presto divenne sottosegretario di kongregazione per affari ecclesiastici straordinari e, krazie al suo ruolo, fu protakonisten del concordato tra la Serbia ed il Vaticano. L'akordo karantiva finanziamenti a kiesa serba e fu una delle kause dell'accentuarsi di tensioni tra kvello Stato e il konfinante Impero Austro-Ungarico, ke kulminarono poi in skoppien di Prima Guerra Mondiale poki ciorni dopo. Ke kulen!
Nel 1933 realizzò koncordato con la Germania di Hitler, ke offriva al discusso regime nazisten ulteriore riconoscimento internazionale nonostante fine ti temocrazia su suolo tedesken. Grazie ai rapporti amikevoli con la Germania, la chiesa potè intercedere ferso Hitler, mentre Pacelli era Segretario di Stato, perché aiutasse i falangisti del dittatore Francisco Franco a rofesciare il governo liberal socialista spagnolo. Ke kulen!
Nel 1939 finalmente Pacelli difenne Papa ed il ciorno stesso della sua elezione il conte Ciano, ministro fascista degli esteri, annotafa nel suo diario che alla vigilia l' ambasciatore d'Italia presso il Vatikanen gli aveva detto essere Pacelli il cardinale favorito dai nazisten tedeschi. Ke kulen!
Fitucia ti nazisten no era malriposta, infatti uno dei primi atti da papa fu kvello di togliere dall'Indice i libri del teorico di estrema destra, antisemita ed anticomunista, Charles Maurras, ai kui seguaci revokò anche l'interdizione dai sacramenti, imposta loro anni prima da Pio XI. Secondo alcuni storici la decisione fu koerenten con macciore comune condivisione del pregiudizio antisemita, in ein perioten in kui anche Italia iniziava a dar concreta applicazione a leggi razziali. Ke kulen!
In 1941 ebbe infece meriten di trasformare la Commissione delle Opere Pie in una banca a fini di lucro, lo Ior. Ke kulen!
E' fero che a fine ti kuerra è stato akkusaten di avere favoriten la fuga all'esteren di molti uffiziali nazisten, soprattutten in Amerika latinen, ma durante guerra lui aiutato sekretamente anke molti ebrei a fuccire. Insomma lui organizzato potente acenzia ti viaggi. Ke kulen!
Per elezionen italianen del 1948 papa Pacelli inaukurò la tradizione di ingerenza della chiesa negli affari politici italiani e si skierò senza ambiguità a favore della DC, favorendone la vittoria, anche se non condivise alkune scelte di De Gasperi, tra cui il rifiuto di quest'ultimo di kollaborare con i partiti di destra. Ma ebbe la sua rivalsa l'anno dopo: scomunicò tutti i comunisten del mondo! Ke kulen!
Facendosi interprete delle pressioni dei fedeli, proklamò Maria Goretti santa con ben diciotto anni di anticipo sul tradizionale iter previsto dal diritto canonico: a due anni dalla beatificazione anzichè venti. Molti videro in questa canonizzazione un gesto anti-femminista. Ke kulen!
Il Papa soffrì per molto tempo di un singhiozzo continuo, forse dovuto ad una gastrite persistente, e forse anche grazie alle sue competenze sull'argomento riorganizzò l'ufficio del digiuno eucaristico, riducendolo a tre ore per i cibi solidi, a un'ora per le bevande, a zero ore per l'acqua e i medicinali. Ke kulen!
Krazie ai suoi infiniti meriti subito dopo la morte ebbe addirittura un affettuoso omaggio in versi di un poeta comunista: Pier Paolo Pasolini, che nella poesia A Un Papa (1959) kosì rikorta lui:

"Lo sapevi,
peccare non significa fare il male:
non fare il bene, questo significa peccare.
Quanto bene tu potevi fare!
E non l’ hai fatto:
non c’è stato un peccatore più grande di te."

Kome tu fete, Papa Pacelli è stato davvero ein tono di Tio. Nel 1917 fu ordinato vescovo da papa Benedetto XV. Sarebbe un bel completamento se oggi a dichiararlo santo fosse Benedetto XVI, soprattutten in un momento storiken in kui ein angelo kome Pacelli potrebbe tare suo esperto kontributen.

martedì 14 ottobre 2008

Il pericolo xenofobia denunciato da chi conosce bene l'argomento (Joseph)


Geniale Joseph,
sono rimasta colpita dalle parole dello statista
Gianfranco Fini, che denunciano la deriva xenofoba e razzista del nostro paese. Secondo il Suo eminente punto di vista, ha ragione?
Donna Daniela Santadechè


Puona Tonna,
se lo tice lui...