mercoledì 8 aprile 2009

Un milanese all'estero (Otello)



Richetto, ogni vorta che se mettemo ai computer per questa specie de corso d'informatica che ce stanno facendo fare qui in comunità, dice che trova mortificante esercitasse con word ed altri programmi, che per lui sono scemenze d'asilo, e così finge d'asseconda' er professore e se fa li cavoli sua. Se è per questo pur'io occupo il tempo delle esercitazioni per scrivere ste' cose, che per me è pure un compito mica facile. Lui invece preferisce ascolta' le telefonate a sbafo. S'è fissato con un vecchietto milanese, uno che me pare un cummenda mica troppo simpatico. Un par de giorni fa Richetto me passa la cuffia e me fa:
"Senti questa, è na bomba!"
Me piazzo la cuffia sull'orecchi e arisento la voce der milanese, che è sempre quello dell'artra vorta. O almeno penso che sia lui, che per me le voci milanesi so' tutte eguali! Parla co uno che ci ha più o meno la stessa calata, forse un poco più veneta che lombarda.
"...e stiamo seguendo tutto dalla sede del partito. Ma la sento male, presidente, è in elicottero?" Domanda er veneto.
"No, sono in auto, stiamo andando a una cerimonia." Dice er milanese
"Quale?"
"E che ne so, una carnevalata su un fiume. Alla mia età vuoi che sappia tutti i cazzi? I ministri sono tutti al cesso e noi dobbiamo figurare in tutte le foto. Ma non farmi domande stupide, cribbio, che sto all'estero e fai pagare la chiamata anche me, che quest'anno ho guadagnato pochissimo... per le tasse!"
"Certo, eh eh, quei fannulloni dell'erario non se ne accorgeranno mai."

"E pure se se ne accorgessero, vuoi che dicano qualcosa proprio a me? Non sono mica una mortadella qualunque, io! Allora, rapidamente, cosa mi dici?"
"La manifestazione, maledetti loro, è riuscita. Ci sono centinaia di migliaia di partecipanti."
"Maledizione, questo non ci voleva! Questi comunisti perdigiorno invece di pensare a lavorare o a far spese alla Rinascente per far ripartire l'economia vanno a manifestare!"
"E' quello che dico anch'io."

"Qui bisogna subito... aspetta che devo scendere dall'auto... c'è la babbiona tedesca che mi aspetta... (ad alta voce:) Eine momenten, bitter, finisco la telefunken!! ... Le ho fatto elegantemente capire che concludo la telefonata col mio comodo e poi vado da lei. Non starò mica a trascurare le vicende interne per una tardona sfatta!"
"Non rischia di infrangere il protocollo?"
"Il protocollo è roba per parrucconi senza personalità, ed io ho non ho la parrucca ma un trapianto fatto da dio. Ci penso io con una battuta di spirito a sistemare tutto. Piuttosto, in quanti saranno lì, esattamente?"
"Nei cortei un paio di milioni c'erano, ovviamente al Circo Massimo non ci stanno tutti. Possiamo giocare su quelle cifre lì."

"Chiama la questura, è categorico che non ne contino più di 100-200 mila..."
"...200 mila proprio volendo esagerare."
"...E già che ci sei, potresti dire di arricchire un pò il numero dei partecipanti alla manifestazione dei camerati di domani."
"Ma quella è a Milano, non a Roma."

"Cribbio, me ne frego! Le questure potranno pure passarsi gli ordini tra di loro o non hanno più neanche un telefono? Li sostituisco tutti con le milizie, volevo dire con le ronde, questi fannulloni!"
"Sarà fatto."
"Piuttosto, il comunista che dice?"
"Il segretario? Ci butta addosso il solito letame da fannullone comunista. Dice che è colpa nostra se la gente perde il lavoro."
"Chi perde il lavoro se ne cercasse un altro. Che pretendono, che faccia da ufficio di collocamento? Che, mi invento i milioni di posti di lavoro così, come il mago Zurlì?"
"Poi dice che vuole un tavolo di trattativa col governo."
"Glielo rompo in testa, il tavolo, e poi glielo faccio mangiare accompagnato da un bel pò di olio di ricino, a questi comunisti! Andassero a lavorare!"
"Questa è l'Italia!"

"Senti un pò, bisogna che si minimizzi tutto. Tu potresti dire che si è trattata di una scampagnata utile giusto per vendere qualche panino. Dì poi a Maurizio di dirne qualcuna delle sue, lui è bravo a mandare tutto in vacca. Se tu evochi scampagnate pasquali lui potrebbe dire che sono carnevalate. Fai passare la linea ai tg, se qualcuno fa lo stronzo ricordagli che le riunioni per le nomine si fanno nel cesso di casa mia. Devono dare fiducia alla gente. L'importante è ripetere come una cantilena la parola d'ordine: noi non lasciamo indietro nessuno! Infatti, resti tra noi, devono essere tutti davanti per poterglielo mettere meglio nel culo... eh eh eh..."
"Eh eh eh..."
"...Insomma fate voi, non posso mica pensare a tutto io, dall'estero, poi, cribbio!"
"Ci pensiamo noi, non tema."
"Appunto. Tu sei intelligente, qualcosa ti verrà."
"Mi mancherà un pò d'altezza ma non l'intelligenza. Non ho vinto il Nobel giusto perchè mi sono buttato in politica, ma ho vinto il premio Rodolfo Valentino!"
"Se fai il bravo ti faccio avere anche un telegatto, così ci appoggi le giacche quando rientri a casa. Lo faccio anch'io."
"Grazie."

"Adesso devo proprio andare, sono arrivati tutti e mi hanno notato abbastanza. Potrò fare il mio ingresso trionfale da salvatore del mondo. Mi devo sbrigare, sennò mi ciulano il posto di fianco all'abbronzato. Se mi danno l'occasione racconto la barzelletta del kapò che manda nel forno il negro."
"La tengo aggiornata sulla manifestazione con qualche sms?"
"Lascia stare che già mi hai rovinato la giornata così. Ci sentiamo con comodo. A noi!"
"A noi!"

Richetto continua a dire che è robba forte, ma io continuo a nun capicce na mazza. Stò milanese ha sempre una voce conosciuta, ma proprio nun me viè chi pò essere. Pozzetto? No, troppo vecchio. Boh? Prima o poi me verrà 'n mente.
Otello Scaccabarozzi

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