
Un bravo ragazzo modenese è stato denunciato (non arrestato) perchè stava lavorando per aprire la filiale italiana di un franchising statunitense di successo denominato Ku Klux Klan. Com'è noto questa società privata si occupa della purezza della razza bianca, ma la sua abnegazione nel voler rendere servigi all'Umanità si spinge fino al desiderio di praticare pulizia non solo verso le persone dalla pelle un poco più abbronzata ma anche verso ebrei, gay, musulmani, e tutti coloro che non condividono i medesimi alti ideali e valori fondamentali.
L'impegno commovente di B. A., che in passato si era dedicato anche a simpatiche organizzazioni di estrema destra e skinhead, è stato stroncato sul nascere dalla soffocante presenza della Polizia Postale, rea di voler ostacolare la libera iniziativa e l'imprenditoria giovanile, come spesso accade in uno stato comunista come il nostro.
Ma il buon B. A. (tali sono le iniziali del suo nome, che si prestano anche a gustosi acrostici come Balilla Antico, Boia Ariano, Black Ass o Bituminoso Asinaccio) saprà sicuramente approfittare della conservata libertà per continuare a coltivare le proprie idee. Lo spazio nella testa non gli mancherà, vista l'assenza dell'inquilino deputato.
(14/3/2010)
6 commenti:
e poi ci lamentiamo della fuga di cervelli....
Quel tipo è stato denunciato per plagio, il KKK in Italia esisteva già.
Ha la bandiera verde e si chiama Lega.
Ci mancano pure le tre kappa e siamo a posto...
Davvero molto triste...
ed io che ripongo sempre il mio ottimismo nei GIOVANI...!
Saam, credo che oggi neanche Pertini avrebbe più fiducia nei giovani...
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