martedì 26 gennaio 2010

Dove eravamo rimasti?


Cosa spinge a riaprire un blog ogni volta che un elemento di disturbo esterno (un hacker, una denuncia, una minaccia ben articolata, un processo...) ce ne fa chiudere uno? Semplice: la voglia di scrivere, di comunicare, di poter esprimersi. Marina, un po' di tempo fa, ha scritto che chiudo più blog di quanti ne apra. Ha ragione al 50%: li apro io; li chiude qualcun altro, in un modo o in un altro.

Da quando ho cominciato, quattro anni fa, sotto un altro nick, le cose sono cambiate notevolmente, le libertà si sono ristrette e i soffocatori della libera espressione sono ogni giorno più arroganti ed invasivi. Ma noi siamo ancora qui e per dimostrare che le intimidazioni, le minacce, i vetri dell'auto sfondati, le parcelle e gli avvocati in completo Tincati non ci chiuderanno la bocca ho recuperato tutti i post di tutti i miei precedenti blog, compresi quelli che sono tanto piaciuti alla magistratura.

Quando i nostri nipoti ci chiederanno conto di questi giorni, di questa lunga notte della Repubblica, e ci domanderanno cosa facevamo per evitarlo, potremo rispondere: io lo dicevo. E non importa se da qui ad un mesetto dovremmo rivederci su un altro blog ancora.
(26/01/2010)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tu sei Finazio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lindalov ha detto...

Cosa è successo?

cristiana ha detto...

Incredibile!Quanto prima beccheranno anche me.
Cristiana

Tereza ha detto...

ASSOLUTA
S
O
L
I
D
A
R
I
E
T
à

Anna ha detto...

Aspetto qualcosa di simile anche per me. Ma tanto che fa? Si riapre. Appunto....

Marisa ha detto...

Accidenti!!! questo stato di cose è diventato insostenibile e quello che mi fa accapponare la pelle è che l'italiano medio non si accorge di nulla e resta lì a bocca aperta davanti a tutti quei fondoschiena e tette sbatacchiati sullo schermo televisivo.
Totale solidarietà!!!!