venerdì 7 novembre 2008

Egregio Sindaco Alemanno



Roccastrada per chi non lo sapesse è un piccolo comune al confine tra le provincie di Siena e Grosseto. Non ha un bel sito web, ma ha un territorio bellissimo, e sopratutto ha un sindaco, Leonrado Marras, che ha preso carta e penna per scrivere al collega romano. Ecco la lettera via maremmanews.


Egregio Sindaco Alemanno,
sono un Suo collega di un paese della maremma toscana, Roccastrada.
Le scrivo in riferimento alle Sue parole, in particolare alle seguente Sua affermazione: "Non fu il ventennio, il male assoluto. Non lo pensavo ieri e non lo penso nemmeno oggi. Il vero male assoluto furono le leggi razziali: furono quelle a segnare la fine della politica del fascismo".
Mi permetto, quindi, di scriverLe per farle un invito; l'invito a venirmi a trovare e ad ascoltare dalla popolazione di qui cosa pensano del fascismo, quello della prima ora, non quello degenerato delle leggi razziali. Il fascismo che, nel 1921, impose le dimissioni ad un sindaco, mio predecessore, regolarmente e democraticamente eletto e che, per convincerlo, fece del mio paese un "deserto", bruciando case e uccidendo 10 persone in un raid alle prime luci dell'alba.
Le garantisco Sig. Sindaco una assemblea civile e cortese, senza intemperanze e Le assicuro la mia personale ospitalità.
Sono un giovane Sindaco e nel 1921 ero ben lontano dal nascere, ma quel fatto è oramai nel DNA del mio paese e nella coscienza di tutti, giovani e vecchi. Non fu un episodio; da quel giorno iniziò per noi un periodo durissimo fatto di sopraffazioni prima, di miseria e guerra dopo, senza distinzione senza soluzione di continuità.
Posso capire chi ragiona sul consenso dato dagli italiani al fascismo; consenso che non dubito ci fosse, ma certo consenso costruito, pilotato, che nella storia non è durato più di un soffio, come tutte le demagogie, come tutti i populismi, come, ne sono certo, tutte le dittature violente o demagogiche che siano.
Non sto esagerando, non voglio allegarle la bibliografia storica, le riporto solo il telegramma inviato al Sindaco Natale Bastiani da Dino Perrone Compagni, segretario fiorentino dei fasci:

Fasci italiani di combattimento della Toscana
Il Segretario politico
"Dato che l'Italia deve essere degli italiani e non può, quindi, essere amministrata da individui come voi, facendomi interprete dei vostri amministrati e dei cittadini di qua, vi consiglio a dare, entro domenica 17 aprile, le dimissioni da sindaco, assumendovi voi, in caso contrario, ogni responsabilità di cose e di persone. E se ricorrerete alle autorità per questo mio pio, gentile ed umano consiglio, il termine suddetto sarà ridotto a mercoledì 13, cifra che porta fortuna."
firmato
Dino Perrone Compagni

Per la strage, basterà leggere la lapide posta nell'androne del Palazzo Comunale di Roccastrada con i nomi degli innocenti uccisi.

Leonardo Marras, Sindaco di Roccastrada

5 commenti:

cristiana ha detto...

Chissà quante pagine schifose si potrebbero rintracciare in quel soffio di storia che ha tolto la vita a tanti italiani

Sindaco Alemanno,ma mi faccia il piacere!
Cristiana

cristiana ha detto...

Sempre che ti interessi,vieni a ritirarti una Laurea.

Anna ha detto...

Bella la lettera, ma sono certa che al fascista di sempre Alemanno non abbia fatto né caldo, né freddo....
Ogni tanto scompari, poi riappari :-))

Franca ha detto...

Bellissima iniziativa...
Se puoi porgi i miei complimenti al Sindaco.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

Lettera bellissima: asciutta, non provocatoria, concreta, chiara, e che non lascia spazio a fraintendimenti: la realtà e le verità sono evidenti per quel tempo. Negarle o tentare di addolcirle vuol dire solo misitificare la Storia.