lunedì 12 febbraio 2007

I gay? Tutti a sinistra!


In occasione di una partecipazione pubblica relativa alla campagna elettorale per il comune di Monza il raffinatissimo ex Primo Ministro, orgoglio della noblesse italica, non ha perso l’occasione di fare l’ennesima battutaccia sui gay, visto che al suo uditorio chic piacciono molto le amenità su coloro che considerano poveri inferiori.
Presentando il candidato sindaco della destra Sua Cavalierità è andato a braccio, come tutte le volte in cui proferisce gaffes clamorose, ed ha testualmente detto: "A me Marco Mariani piace anche perché ha come secondo nome Maria, il che dimostra che ha un intuito simile a quello delle signore. E' positivo perché le donne capiscono cose che noi uomini non capiamo. Gli uomini arrivano sempre dopo. Le donne hanno più intuito, quell'intuito tipicamente femminile che non hanno gli uomini e nemmeno i gay. Ma i gay sono tutti dall'altra parte.''
Insomma non solo è stato capace di infilare una serie di luoghi comuni sulle donne degne di una campagna elettorale d’anteguerra, seppure le donne, grazie anche al famigerato ventennio di governo di destra, non avessero ancora il diritto di voto, ma non ha resistito neanche nel tirare l’ennesima sassata a tutte le persone di orientamento omosessuale. Berlusconi (e già c'è da ringraziarlo per non aver usato definizioni più grevi di gay) ci tiene a far sapere al suo pubblico votante che gli omosessuali sono tutti dall’altra parte, intendendo non l’altra sponda metaforica ma proprio l’altra corrente politica, lasciando capire che a destra ci sono solo i duri e puri e che la sinistra è il ricettacolo dei “viziosi depravati”.
Mi sorprende che Sua Ceronità non sappia che i due stilisti Dolce e Gabbana non perdano occasione per manifestare (anche quando non glielo chiedono) simpatie incondizionate proprio per Forza Italia e per il suo leader. Allo stesso modo mi sorprende che Sua Mascolinità non sappia che la candidatura al Parlamento di Alessandro Cecchi Paone, per le liste di Forza Italia, ebbe come leit-motiv proprio il coming out del sunnominato. E sono oltremodo sorpreso che Sua Spiritosità ignori la sostanziosa fetta di omosessuali che hanno contribuito ad ingrassarlo collaborando in qualità di creativi, costumisti, musicisti, autori, artisti, con la sua casa discografica, con le sue televisioni, con le sue case editrici. Forse ignora anche che Leo Gullotta, star del sabato sera di Canale 5 nel gruppo del Bagaglino, è uno dei pochi personaggi pubblici italiani che hanno avuto il coraggio e la serenità di fare coming out? Ignora persino che importanti ministri del suo Governo fossero, per quanto velati, inconfondibilmente gay? Ignora pure che della cosiddetta Casa Delle Libertà fa parte anche l’associazione GayLib, che raccoglie omosessuali di destra ed il cui leader è di Alleanza Nazionale? Ignora addirittura che in occasione della campagna elettorale che lo portò a Palazzo Chigi il mensile di cultura omosessuale Babilonia dedicò una copertina non agli scontati Grillini o Vendola ma addirittura a Giuliano Ferrara?
Del resto cosa potersi aspettare da una persona che, pur essendo il politico italiano più ritoccato, truccato, taccorialzato, inceronato e tricotrapiantato d’Italia (non è stato forse un programma tv di casa sua a soprannominarlo Cavaliere Mascarato?) nella medesima occasione ha avuto la sfrontatezza di dire: “Come vedete - tenendo una mano sulla spalla del candidato sindaco - siamo due vecchietti. Se fossimo delle donne per noi andrebbe meglio, visto che esistono le creme, la chirurgia estetica, ecc."
In effetti non si è ancora rifatto le tette.
(12/2/2007)

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