sabato 12 dicembre 2009

Depenalizziamo tutti i reati dei ricchi


Nei giorni in cui si torna a discutere delle presunte collusioni mafiose del capo del governo mi torna alla mente la voce circolata poco tempo fa su possibili manovre per rendere inoffensivo il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, delitto del quale si cerca di provare la colpevolezza di probi uomini come, guarda caso, Marcello Dell'Utri e lo stesso Berlusconi.
Che strano concetto che la destra ha di Ordine Pubblico e Legalità. La campagna elettorale prima, e il lavoro del governo dopo, hanno convinto gli italiani che gli unici delinquenti di questo paese sono gli stranieri, specie se poveri e disperati, i ladruncoli, gli ultimi, i diseredati. Al contrario, se si cerca di stabilire eventuali connessioni tra potere politico, finanziario e mafia, quando cioè si sfiorano gli intoccabili, ci si trova di fronte a manovre della magistratura comunista.
Per i reati normalmente commessi da imprenditori, magnati ed uomini d'affari in genere esiste una neanche più tacita indulgenza. Ad esempio, grazie al presidente operaio Silvio, non esiste più il falso in bilancio, e con lo scudo fiscale si è dato un colpo di spugna anche a gravissimi reati finanziari come l'esportazione di valuta, senza considerare i continui condoni fiscali che ovviamente favoriscono soprattutto chi ha tantissimo da regolarizzare.
Dal momento che la legge non è più uguale per tutti e che ci si avvia alla indianizzazione della società con la divisione della popolazione in caste ben definite, proporrei la depenalizzazione anche di altri reati che potrebbero disturbare il sereno lavoro degli oligarchi nostrani.
La bancarotta fraudolenta, per esempio. Possibile che un onesto imprenditore non possa fare della propria azienda quello che vuole? Chiamiamola inconveniente finanziario e non se ne parli più.
Che dire della corruzione? Cos'è se non una serena transazione finanziaria tra privati cittadini? C'è bisogno di scomodare i giudici comunisti e invidiosi per questo?
E l'estorsione? Vi sembra giusto che un impero economico come la mafia abbia bisogno di chiedere il pizzo ai commercianti per sopravvivere? No, chiamiamola imposta privatizzata (si potrebbe addirittura dare un appalto vero e proprio alle cosche) con recupero crediti stabilito alla fonte. Qualora al momento della riscossione ci dovesse scappare l'omicidio si tratterebbe solo di un'anticipazione della conclusione del normale ciclo vitale.
E se proprio un ricco vuole concedersi una rapina, un prestito da usura, un'appropriazione indebita, può sempre sanare l'episodio versando allo Stato il 5% del ricavato ed evitare così la galera. In fin dei conti è quello che avviene già con lo scudo fiscale.
(12/12/2009)

6 commenti:

la signora in rosso ha detto...

ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.... sembra una formula matematica assodata...beh, vogliamo cambiare i fattori per vedere se le cose cambiano finalmente!!!!!
Ben trovato!

Ivo Serentha and Friends ha detto...

Continua l'incubo per noi e il sogno meraviglioso per altri,poichè queste sono le posizioni antitetiche del paese.
Non lo scalzeremo noi dei blog,nè la carta stampata di nicchia,ha in mano le televisioni e dovremo cadere ancor di più nella voragine.

Non vorrei insistere nell'incubo,ma facendo una disanima del potere in Italia dal dopo guerra,non si possono fare sogni anche dopo la sua dipartita naturale....

Andreotti,Craxi e "sua emittenza",il bacino degli improponibili è assai vasto e le candidature risulteranno con tutta probabilità imbarazzanti.

Grazie per l'adesione su Freedom,contraccambiamo molto volentieri.

Saluti,

&& S.I. &&

Anonymous ha detto...

Cari Amici, è un film già visto: si chiama MEDIOEVO. Tutto quello che si ipotizza per assurdo è già accaduto allora. Poi c'è stato Galileo e Voltaire e in qualche mod, con difficoltà e opposizioni, le cose sono cambiate. Non capiscono che può essere pericoloso per tutti tirarla troppo. Coraggio, i nostri trisnonni hanno cacciato gli Austriaci, buttato giù i Borbone e lo Stato Pontificio, riusciremo noi, che siamo molti di più di 4 Garibaldini, a mandare a casa questa gentaccia. Non usciranno nuovi Cavour, Ricasoli, Cairoli, Sella e Spaventa, dobbiamo essere noi della rete quei personaggi.
Ciao Prudentissimo

Anonymous ha detto...

E' già vero, è così. I ricchi che entrano in politica hanno tutti i mezzi per organizzarsi e resistere, tanto più se col sostegno della criminalità organizzata. Lo abbiamo visto anche recentemente. Spatuzza accusa B. e D. ma questi sono intoccabili ed allora si presta fede ai fratelli G. che scagionano B. e D.. Ma è logico. B. e D. sono sempre stati riconoscenti per chi li aiuta (Mangano docet).
Oggi B. va in piazza a mostrare i muscoli ma lui può farlo, ha in ostaggio anche l'opposizione con le carte che ha ricevuto dall'ultimo dittatore a cui ha teso le mani. CHE VERGOGNA!

rino ha detto...

Ma cari concittadini, avete mai visto che le mucche di un allevamento intensivo si ribellano al fattore stufe di essere munte o macellate ? no? e allora non vedrete mai un popolo che si ribella al suo stato perche' al pari delle mucche che credono che il fine del fattore sia il loro benessere , i popoli pensano che il fine degli stati sia di garantire loro un tenore di vita agiato, il fattore tiene al bene della sua mucca come lo stato ha a cuore il benessere dei suoi cittadini, questa e'la piu' alta forma di democrazia che una specie autodefinitasi intelligente e' riuscita a realizzare .

Daniela ha detto...

Bellissimo e ben fatto questo tuo post! Ho riso amaro^^^