lunedì 26 ottobre 2009

Marrazzo: un altro modo per rovinare una carriera


Concordo con chi sostiene che le infedeltà di un marito riguardino solo la consorte, ma anche con chi ritiene che se il marito è un politico che abbia incarichi istituzionali di rilievo non possa permettersi il lusso di essere posto sotto ricatto, perchè la merce di scambio potrebbe riguardare la correttezza che deve contraddistinguere il proprio mandato, qualunque esso sia.

Oltretutto gli italiani, da bravi cattolici, sorridono di compiaciuta ammirazione di un vecchio bavoso che va con le minorenni procaci ma inorridiscono se un uomo piacente fa sesso con una trans, per quanto i clienti abituali delle signorine dalla lunga clitoride che si prostituiscono siano adulti eterosessuali e bravi padri di famiglia. Per questo motivo le reazioni del governatore del Lazio sono state tutte improntate al pentimento e all'invocazione di pietà per quelle che ha definito debolezze, ricorrendo alla scusa della vergogna anche per giustificare la capitolazione davanti al ricatto.

Se ci fosse un unico commento possibile sulla vicenda di Piero Marrazzo sarebbe: com'è stata gestita male! Se il Papigate ha insegnato qualcosa è che bisogna rispondere ad un attacco con un attacco maggiore. Per questo motivo mi permetto di proporre a Piero Marrazzo un altro modo di difendersi, per parafrasare uno dei suoi slogan elettorali.
Ecco quindi una rosa di scuse che potrebbe usare, e non è ancora troppo tardi, invece di continuare a frignare come un vitello.
  1. Ci conosciamo da vent'anni: suo padre era l'autista di Berlinguer
  2. E' tutto un equivoco, in realtà si tratta della fidanzata di Sircana. Chiedete ad Alfonso Signorini: la prossima settimana pubblicherà su Chi le loro foto davanti al golfo di Napoli
  3. Quei ventimila euro non erano il pagamento di un ricatto, erano per saldare il conto della vaselina
  4. Le volevo solo far vedere il lettone di Gorbaciov
  5. E' un complotto del giornale-partito Il Giornale
  6. Io Marrazzo, lei m'arrazza... Siamo fatti l'uno per l'altra
  7. I giornali che parlano di queste vicende sono antiitaliani! Anzi, antilaziali!
  8. Non eravamo nudi per secondi fini: le stavo solo mostrando cosa sta facendo Berlusconi agli italiani
  9. Volevo testare gli effetti della legge Carfagna sulla prostituzione, ed ho le prove che non funziona: i carabinieri invece di arrestare filmano!
  10. La mandava Raitre
  11. io sono solo l'utilizzatore finale, non sapevo che qualcuno la pagasse
  12. Era un trans? Noooo (fingendo sorpresa), ed io che pensavo mi voltasse sempre le spalle per timidezza...

Ma soprattutto Marrazzo non ha adoperato l'unica spiegazione che avrebbe avuto senso in questa grottesca vicenda:

"Si, e allora?"

Z

6 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Bellissime motivazioni LoL.

L'unica cosa che non fa ridere è che per qualcuno hanno funzionato davvero.

Ernest ha detto...

sarebbe stata sicuramente un difesa più efficace... ma questo e il marrazzogate mica il papigate...

kempest ha detto...

il problema a mio modo di vedere non sta' nel fatto che lui vada a trans,sinceramente non me ne frega niente e ognuno puo' avere i gusti sessuali che vuole,ma come hai giustamente rilevato e' inammissibile che un politico accetti un ricatto da parte di 2 malfattori,quindi credo che le sue dimissiono siano un atto assolutamente dovuto soprattutto nei riguardi dei suoi elettori.

SCIUSCIA ha detto...

Esatto, kempest.

Pensa te quanto è ricattabile un Presidente Del Consiglio...

Antonella ha detto...

carino ed originale. bravo

matitaimpazzita ha detto...

grande!