martedì 28 aprile 2009

Un milanese al servizio del cittadino meno abbiente (Otello)



Richetto se n'è ito.
Ha terminato il suo periodo de detenzione in comunità e ci ha lasciati, con rammarico de tutti. Me mancherà un sacco, era l'unico amico vero che avevo trovato in questo girone infernale. Prima d'annassene m'ha lasciato 'na stecca de sigarette, quarche spicciolo per le macchinette der caffè e dei dischetti per computer.
"Tiè, fatte 'na curtura." M'ha detto.
All'inizio pensavo m'avesse regalato dei cd con la musica che ascolta lui, tutta robba alternativa a Califano e Fiorini, poi invece ho verificato che se tratta de un discreto archivio de registrazioni de telefonate der milanese, che ancora nun mi è chiaro chi sia, e in più c'è er programmino che ha fatto lui pe' becca telefonate nove de pacca.
Tra le telefonate reggistrate ho beccato questa, che ve faccio leggere giusto pe' renderme conto se c'è quarcheduno tra de voi che ce capisce quarcosa, perchè io nun c'ho capito 'na mazza.



"Caro Presidente..."
"Carissimo, come va? Come vanno i suoi circuiti di credito?"
"Maluccio, questa crisi ci sta mettendo in ginocchio."
"Orsù, non diciamo queste cose. Bisogna essere ottimisti. Vedrà che il 2009 sarà l'anno della ripresa. Sono sicuro che già nei primi tre mesi ci sarà l'inversione di tendenza."
"Lo speriamo tutti, ma le previsioni in realtà non sono poi così incoraggianti. C'è un crollo nell'uso delle carte di credito, e di nuove se ne attivano pochissime. La gente ci pensa due volte prima di spendere qualunque cifra."
"Incoraggiatene l'uso. Fate delle pubblicità. La pubblicità risolve ogni problema. Oppure convince la gente che sia risolto. Ci penso io, a spese dello Stato, se vuole."
"Già le promuoviamo abbastanza, ma comunque non tirano."
"E regaliamone un po'... Cribbio, ma devo pensare sempre a tutto io? Mi impegno a distribuire, con una populista azione legislativa, una milionata di carte di credito."
"Se è per questo ci sono decine di società che le regala. Ma nessuno le attiva. E' inutile distribuirle se poi la gente non ha i soldi per usarle."
"E ce li mettiamo noi, i soldi, qual'è il problema?"
"Regalare soldi da spendere?"
"Massì, regaliamo delle carte di credito, di quelle prepagate, con un po' di elemosina su. La facciamo passare come sussidio."
"Per i meno abbienti, dice?"
"Si, l'importante è far credere che sia per il bene comune. Che ci vuole? Basta cambiare nome. Invece di carta di credito la chiamiamo, che so, carta sociale. Una specie di tessera del pane che dava il compianto Benito. Con questa crisi tutti reclamano sussidi, sarà l'occasione per tappare la bocca ai comunisti."
"Per lo Stato sarà un esborso notevole."
"Lo so già che voi mascalzoni, eh eh eh, ce le farete pagare care, eh eh eh. Ma tanto basta dare poco come obolo, l'importante è buttare il fumo negli occhi e dare l'impressione che si lavori per i poveracci. Cosa volete che sia dare una cinquantina d'euro al mese a qualche vecchietto miserando o a qualche bambino figlio di disgraziati nullafacenti? Sarebbe certamente molto peggio aumentare le pensioni o dare dei sussidi veri."
"Per noi sarebbe davvero una manna. Se lo Stato erogasse un bonus mensile ci sarebbero le commissioni per ogni ricarica, senza considerare il costo per ogni card distribuita..."
"Vede che ci capiamo bene?"
"Ma quante se ne potranno mai dare?"
"Innanzitutto stabiliamo dei parametri per poter usufruire del bonus, poi forniamo la card a chiunque ne faccia richiesta, furbi e disattenti compresi, e solo successivamente procediamo con gli accrediti per chi ha davvero diritto..."
"...In questo modo distribuiamo molte più card di quante non ci sarebbe bisogno..."
"...Esatto, perfetto! Se conosco bene gli italiani, e li conosco bene perchè pensano quello che io voglio che pensino, se mezzo milione avranno diritto, arriveranno almeno un milione di richieste."
"Eh già."
"Poi ci si può infilare qualche escamotage per ricavarci ancora qualcosina."
"Tipo?"
"Per esempio, considerando che la maggior parte andrà ai vecchietti decrepiti, si può stabilire che una eventuale delega a un parente che ne faccia le veci può essere fatta solo al momento della richiesta e non dopo, in modo tale che se l'esigenza dovesse nascere successivamente si dovrà annullare la carta vecchia ed attivare quella nuova con la delega."
"Ma è geniale."
"Modestamente."
"Lei si che sa trarre il massimo profitto da ogni minimo dettaglio."
"Decenni di esperienza, amico caro... Non si diventa presidenti da un giorno all'altro. Strada facendo se ne potranno pensare altre, di soluzioni aggiuntive, tipo una scadenza ravvicinata con relativa riattivazione."
"Tutto ottimo, ma non ha paura che la stampa possa mettere in evidenza che questa iniziativa avrà costi più alti del sussidio realmente erogato?
"Eh eh eh.. La stampa, la stampa... eh eh eh... ma non mi faccia ridere..."
Otello Scaccabarozzi

3 commenti:

flo ha detto...

Clamorosa intercettazione eh :D
Ciao!

Annoiaterrima ha detto...

Non avevo dubbi

Paolo Melis ha detto...

Non riesco proprio ad immaginare chi possa essere questo anonimo Presidente di Milano...
Deve proprio essere un gran furbacchione... uno che te la sa raccontare, uno "ca chiagn' e fotte"...
Uno che se ne avesse la possibilità (ed il disperato bisogno per salvarsi dalla bancarotta e dalla galera) potrebbe anche buttarsi in politica...
Mah!?